venerdì 25 gennaio 2008

Guida consapevole

I conducenti dei veicoli a motore ( autovetture o motocicli ) che sfrecciano sulle nostre strade si dividono in due grosse categorie :
A) quelli che hanno un documento secondo il quale possono condurre i suddetti veicoli a motore .
B) quelli che con impegno e passione hanno conseguito un’abilitazione certa e certificata alla guida delle autovetture e dei motocicli .
La differenza tra le due categorie si nota a miglia di distanza :
La prima categoria , A , guida con il motore sempre con un numero di giri superiore al dovuto , non occupa mai il lato giusto della carreggiata , fa frenate brusche da far stridere le ruote e si esalta con delle ripartenze da piloti di formula uno con lo stridio dei pneumatici da far fischiare le orecchie . Inoltre se li si osserva con attenzione sono insicuri alla guida e danno l’idea di non essere pronti a intervenire sui comandi per evitare ostacoli o imprevisti che si possono presentare . Trattano il loro veicolo con enorme trascuratezza e pieni di graffi o ammaccature , fari e retrovisori spesso distrutti e si esaltano solo quando tormentano il motore ai giri elevatissimi rispetto alla bisogna .
La seconda categoria , B , si riconosce subito per la calma tranquillità con la quale li vedi sopraggiungere , né veloci né lenti rispetto alle varie condizioni della strada e del traffico . Danno subito l’impressione di sapere cosa fare in ogni momento della guida perché hanno fatto loro gli insegnamenti ricevuti dall’ottima scuola guida che sicuramente hanno frequentato . Il loro comportamento è dovuto alla consapevolezza che conoscere bene il codice della strada e il funzionamento di massima del veicolo con i sistemi di sicurezza attivi e passivi obbligatori e non , rende più agevole e rilassante la guida per la conoscenza interiorizzata e fatta propria . Se i ragazzi della categoria B , da poco patentati , quando chiedono ai loro genitori di usare l’auto di famiglia , questi saranno sicuramente più tranquilli perché sanno i loro figli preparati e responsabili . I genitori dei ragazzi della categoria A anche se patentati da tempo , saranno sempre in apprensione e pronti a dover forse essere pronti a comunicare l’ennesimo incidente all’assicurazione .
In conclusione ci dobbiamo augurare che le nostre strade siano sempre più frequentate da conducenti di categoria B , preparati e consapevoli e non da conducenti di categoria A , sicuramente fortunati e aiutati agli esami , ma un pericolo enorme per gli altri utenti della strada . Questi ultimi avranno un curriculum di sinistri stradali sicuramente non invidiabile , mentre la categoria B fa la felicità delle compagnie assicurative .
Meditate gente , meditate .

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