sabato 26 febbraio 2011

Inno all'amore

Sarà l'amore [HD]
di Mario Salis (video)
3:32
Sarà l'amore
ad indicarci la strada del cuore
popoli sotto un unico sole
la terra tutta da abbracciare

Saranno guai
per chi duro avrà il suo sguardo
per chi vuole restare bugiardo
bruciando tutta la luce del mondo

Evidenti come il sole
saranno il nostro quotidiano pane
nostri figli nostre parole
nostri sogni nostro volere

Fulmini di cielo stellare
cancelleranno ogni dolore
mai più un perdono da vendicare
mai più un odio da conquistare

Sarà l'amore
ad indicarci la strada del cuore
popoli sotto un unico sole
la terra tutta da abbracciare

Sarà l'amore
la nostra arte migliore
a sconfiggere ogni male
a brillare a brillare

Luminosi campi di grano
saranno il nostro pane quotidiano
la nostra nave la nostra rotta
la nostra unica salvezza

Saremo raggi come te di albe
aurore limpide praterie selvaggie
una scintilla che ci accumuna
saremo noi la nostra fortuna

Sarà l'amore
la nostra parte migliore
a sconfiggere ogni male
a brindare a ballare

venerdì 25 febbraio 2011

Strisce blu , parcheggi illegittimi .

Strisce blu, parcheggi illegittimi. E' bufera
"Le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico", recita l'articolo 7 comma 6 del codice della strada. A rispolverarlo sono le Iene che in un servizio sui parcheggi a Milano mostrano una illegittimità palese che investe centinaia di amministrazioni pubbliche (Comuni) che riscuoterebbero illegittimamente la tariffa del parcheggio a pagamento su parcheggi non regolari. Altra conseguenza non di poco conto è che nell’eventualità che sia stata elevata una multa in queste aree di sosta l’ammenda può essere contestata con certezza di vincere il ricorso.
Scoppia la bufera, il tam tam si diffonde a macchia d'olio e gli autmobilisti sul web si ribellano. "Vergogna, sempre a fregare i poveri cittadini" si legge sui forum. E ancora: "Maledetti puffi del parcheggio. Non paghiamo più".
Si prevedono una pioggia di ricorsi, richieste di spiegazioni alle amministrazioni, un superlavoro per gli amministratori per mettersi in regola. Un parcheggio per essere regolare, dunque a norma di legge, deve essere ubicato fuori dalla carreggiata, cioè non tra un marciapiede ed un altro ma in aree ubicate fuori.
Il servizio della trasmissione di Italia 1 è chiara ed interpella anche tre avvocati che tutti si dicono concordi con la “lettura” dell’inchiesta giornalistica. Interpellata anche il sindaco di Milano, Letizia Moratti, non è sembrata al corrente della situazione ma si sarebbe impegnata a regolarizzare i parcheggi “fuori legge”.
Da Affaritaliani.it

mercoledì 23 febbraio 2011

Ci sono Pasquale che non sono quelli di Totò !

Io , Pasquale , non il Pasquale di Totò , non mi rivedo per niente nell’articolo pubblicato su Riprendiamoci Crispano . Non si può offendere , come fa , le persone oneste e perbene di questo paese , che sono tante , con la scusa di chiamarle a lottare contro Esposito , in una specie di santa alleanza . Alcuni giovani , che io ho sempre definito dei voltagabbana inaffidabili , arrivisti , che oggi si ergono a moralizzatori e salvatori della patria , contribuirono , nel 2008 , a rafforzare questa situazione rispondendo alla chiamate del novello messia , il Vate Nunzio con la città che lui vuole e che sta realizzando sulla pelle e a spese del cittadino , il più ipocrita tra i compagni di merenda di Esposito , sindaco sciolto per camorra . Il Nunzio chiamò a raccolta i giovani in un’armata brancaleone capeggiata da un ipocrita vecchio opportunista democristiano , che ha sempre e solamente privilegiato i suoi interessi (vedi palazzo di fronte alla chiesa) . Gli sviluppi di quella iniziativa è sotto gli occhi di tutti : quelle elezioni servirono solo a dare visibilità e maggiore potere contrattuale al Vate Nunzio tanto da farlo diventare oggi uno degli assessori più potenti della giusta del Sindaco Esposito . Sempre questo gruppetto di arrivisti inaffidabili , sopra citato , l’anno scorso si mise sotto la bandiera di un ex assessore della giunta Esposito , sciolta per camorra credendo , finalmente , di accomodarsi nella sala dei bottoni . Altro tentativo vano perché l’elettore , dovendo scegliere tra la fotocopia (La Sala ) e l’originale (Esposito ) , ha chiaramente scelto l’originale mandando un segnale molto chiaro : non ci prendete per i fondelli , tanto sappiamo che già eravate d’accordo a spartirvi il comune ! C’è poi il giornalista , di un giornale locale , che dopo aver fatto la santa alleanza con qualcuno degli arrivisti suddetti , non perde occasione di attaccare l’amministrazione . Le persone non hanno dimenticato che costui era sul libro paga dell’amministrazione Esposito sciolta per camorra . Perché tanti attacchi all’attuale amministrazione se la maggioranza di loro sono gli stessi sciolti per camorra ? Io , Pasquale di questo paese , sono tra i pochi che ha combattuto apertamente , in Consiglio Comunale , il Sindaco Esposito . Altri , a parole lo criticavano , poi nei momenti importanti si defilavano abilmente . Io , sono tra quelli che hanno denunciato nelle sedi competenti le nefandezze di quella Amministrazione . Nel momento in cui si insediò la Commissione di accesso , durante un Consiglio Comunale , fui l’unico a essere contrario a votare un documento a sostegno del Sindaco Esposito , documento votato da tanti Consiglieri , assessori e sostenitori esterni . Anche Consiglieri che già allora si richiamavano al centro destra , ma in attesa di qualche prebenda dall’amministrazione , votarono a favore di quel documento . Alcuni di quei personaggi cercarono di riciclarsi come alternativi all’eredità dell’amministrazione di centrosinistra , poi alla prima sconfitta , sono tornati sotto l’ala protettrice dell’Esposto .
Radio marciapiede dice che il Vate sta ricontattando alcuni della vecchia armata brancaleone per prepararsi a sostituire l’Esposto .

lunedì 21 febbraio 2011

Una bella serata a teatro

La commedia " L'ospedale degli infermieri scalzi stanza 327 " da me vista ieri sera a Caivano , ha regalato agli spettatori una gran bella serata . Si alternavano sorrisi a risate a crepapelle senza soluzione di continuità . E' una di quelle serate dove sia lo spirito che la mente trovano momenti di rasserenamento e di rilassamento molto importanti , troppo rari , purtroppo . Sono quelle rare occasioni in cui veramente , appena si apre il sipario , vieni talmente coinvolto che , naturalmente , tutto il quotidiano viene lasciato fuori e sei tu , solo con quella rappresentazione . Grazie a tutti voi , dell'associazione culturale " attivi@mente " , che avete reso possibile tutto questo . Tutti molto bravi , anche se devo confessare che qualcuno , sia tra le donne che tra gli uomini , ha raggiunto livelli di interpretazione molto alti . Grazie comunque a tutti e buona notte !

sabato 19 febbraio 2011

Giacomo Leopardi : Il Sabato del Villaggio

La donzelletta vien dalla campagna
in sul calar del sole,
col suo fascio dell'erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e viole,
onde, siccome suole, ornare ella si appresta
dimani, al dí di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine
su la scala a filar la vecchierella,
incontro là dove si perde il giorno;
e novellando vien del suo buon tempo,
quando ai dí della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella
solea danzar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni nell'età piú bella.
Già tutta l'aria imbruna,
torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
giú da' colli e da' tetti,
al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
su la piazzuola in frotta,
e qua e là saltando,
fanno un lieto romore;
e intanto riede alla sua parca mensa,
fischiando, il zappatore,
e seco pensa al dí del suo riposo.

Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
e tutto l'altro tace,
odi il martel picchiare, odi la sega
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba.

Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno.

Garzoncello scherzoso,
cotesta età fiorita
è come un giorno d'allegrezza pieno,
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
ch'anco tardi a venir non ti sia grave.

Il potere dei soldi e la ricchezza della dignità

Con i soldi puoi comprare un abitazione ma non casa, con i soldi puoi comprare un orologio ma non il tempo, con i soldi puoi comprare un letto ma non il riposo, con i soldi puoi comprare un libro ma non cultura. Con i soldi puoi comprare un medico ma non la salute, Con i soldi puoi comprare una posizione ma non il rispetto, Con i soldi puoi comprare sangue ma non la vita, Con i soldi puoi comprare sesso ma non amore. Ecco è da questo chiaro proverbio cinese, che parto per cercare di comprendere l’attuale situazione politica italiana, spiccatamente quella “parlamentare”, che mi desta non stupore, non sgomento , ma semplice voglia di fare analisi, da giovane , appassionato di politica quale “purtroppo” sono.

Vedete , il mio presidente, il vostro presidente, il loro presidente del Consiglio è effettivamente un uomo straordinario perchè senza remore, senza pudore, senza freni, senza limiti, senza controlli, senza padroni, ma una cosa c’è l’ha i soldi e Dio solo sa quanti questo uomo ne ha, senza in questo caso è solo l’Italia. Noi, il resto, i giovani che non trovano lavoro o poco nella crisi economica e sociale in cui versa il nostro Bel Paese, senza soldi sono le aziende che hanno difficoltà di credito dalle banche, senza ancora gli anziani con la pensione minima, le casalinghe, gli operai, gli agricoltori e tutti i settori sociali. Mentre in Parlamento, lì di soldi, almeno per sentito dire, in questo periodo, sembra ne girano parecchi ma anche benefit di altro genere, quali cariche, posti per parenti e amici , candidature futuribili.

E li che incominciano a “dissolversi” gruppi di partito , tutti vanno al gruppo dei “Disponibili” o ritornano all’ovile mesti o felici in ogni caso più ricchi di stipendio o di regalie , insomma “le Ruby da Parlamento”, “puttane” più volgari delle stesse signore che praticano l’attività più antica del mondo, perché almeno quelle hanno la “dignità” di esercitarlo di professione e non “occasionalmente”. E noi dal nostro televisore o dal pc vediamo queste “api” spostarsi da una parte all’altra dell’emiciclo appena vedono miele, e li a dichiarare paroloni altisonanti in tv come : “La mia esperienza in FLI è finita” , “Sto riflettendo”, “Orgogliosamente trasformista”; ma quale orgoglio? Ma che dite? Ma cosa voi osate affermare tal parola, l’orgoglio è semplicemente antitetico al vostro agire , al vostro muovervi, al vostro gesticolare e ancora di più rispetto al vostro parlare.

Vedete , in questo , a mio modesto parere la nostra Italia deve cambiare, e come ha giustamente sottolineato il presidente Fini nel suo editoriale sul Secolo d’Italia: “Sappiamo che il nostro è un progetto ambizioso e quindi difficile. Ma soprattutto sappiamo che va spiegato agli elettori più che agli eletti”, ecco, da questa frase , soprattutto noi giovani dobbiamo “ripartire”, ponendoci di cercare il vero consenso dal popolo per il nostro ideale.

Forza ragazzi, più grintosi di prima. La nostra idea di “nazione” deve trovare risorse nella nuova classe dirigente , in noi giovani dai venti ai trent’anni. La classe dell’Italia del 2020 : Nei futuri professionisti, dirigenti pubblici, professori, commercianti, lavoratori. Non aspettiamoci nulla di buono da quattro vecchi incravattati in cerca di sistemazione per famiglia e ricca pensione parlamentare, ma seguiamo chi come il nostro leader e quanti hanno il coraggio di seguirlo non si piegano ad essere delle ruby da Parlamento ma antepongono al potere dei soldi la ricchezza della dignità.
Con fiducia. Più Forti di prima.
( di Davide Califano da Generazione Italia )

mercoledì 9 febbraio 2011

Da oggi in vigore nuovo limite per i neopatentati

Chi sostiene l'esame di guida per il conseguimento della patente di guida di categoria B , da oggi può guidare solo autovetture che non superino il rapporto potenza/peso di 55 Kw per 1000 kg di peso complessivo dell'autovettura , per un anno dal conseguimento della patente . Inoltre esiste un limite massimo di potenza effettiva che non si può superare in senso assoluto : 70 Kw , sempre per un anno . Come regolarsi ? Se si ha un'auto che pesa 950 kilogrammi e ha una potenza effettiva di 51 Kw si può guidare , se invece un'auto pesa sempre 950 kg e ha potenza effettiva di 55 Kw non si può guidare . Per peso si intende la tara : peso del veicolo a vuoto più 75 kg del conducente . Si consiglia , praticamente , per verificare se si può usare l'auto della famiglia , di moltiplicare il peso ( tara ) della stessa per 0,055 . Oppure la potenza effettiva per un coefficiente fisso : 18,1818 . Passiamo agli esempi : la tara di un'auto è di kg 1200 che moltiplicato per 0,055 dà il valore di 66 . Se l'auto in questione ha una potenza superiore a 66 Kw il neopatentato non la potrà guidare per un anno , se inferiore si . Se un'auto ha potenza effettiva di 60 Kw x 18,1818 è uguale a 1091 chilogrammi : se la suddetta auto ha una tara maggiore di 1091 kg il neopatentato la potrà guidare , altrimenti dovrà pazientare per un anno . Tutto questo per migliorare la sicurezza stradale e ridurre di molto le cause di incidenti .

martedì 8 febbraio 2011

Liberi soltanto di essere servi .

E’ quanto sostiene il filosofo Maurizio Viroli , nelle pagine del suo libro : “ La lbertà dei servi “ , edizione Laterza dalle pagine del “Roma” . Nella sua analisi della qualità della libertà di cui godono gli Italiani , già nelle prime pagine sostiene , con buoni argomenti , che in realtà molti Italiani non possono realizzare i fini che desiderano perseguire : non hanno la possibilità di vivere sicuri , di beneficiare di una educazione scolastica degna del nome , di un’assistenza sanitaria adeguata , di servizi sociali decenti . Sempre secondo l’autore , gli ostacoli nascono dal malgoverno , dalla corruzione , dall’ineguaglianza . Un malgoverno che ha radici lontane nel tempo della nostra storia che non può non contagiare il tessuto civile per quella osmosi che sempre si verifica tra le idee e la loro pratica attuazione , tra quello che chi governa rappresenta e quello che chi è governato riceve in immaginario collettivo .
Secondo Viroli , la storia italiana è stata per secoli storia di servitù , ora ai padroni stranieri , ora ai governi dispotici , ora al dominio temporale della Chiesa che accanto alla parola usava la spada e le forche .
Anche Croce , nella “Storia del regno di Napoli” sosteneva che sei secoli di miseria e anarchia , in cui l’Italia non aveva vissuto la propria vita , solo offrì la scena per storie altrui . Fu con il Risorgimento che l’Italia si riapproprio di sé , si mostrò al concerto delle nazioni moderne in possesso di un’idea di spirito pubblico .
All’ora si conquistò la “ Libertà dei cittadini “ . E oggi che quella conquista vacilla , difenderla e riconquistarla è quanto Viroli augura all’Italia .