domenica 26 giugno 2011

Con tale padre come ci si può meravigliare del vate .

"Siete tutti camorristi". Il papà dell'assessore aggredisce il presidente dell'Assise

Crispano. Al fratello i carabinieri hanno sequestrato un lotto nella zona Pip

di Pasquale Girone

CRISPANO – Un altro episodio inquietante. Un altro episodio che mette in luce la pessima qualità della classe dirigente che attornia Carlo Esposito. E’ successo al Municipio. Il papà dell’assessore Nunzio Cennamo, quello delle “dimissioni ideali”, sale le scale del Comune in fretta e furia. Arriva al secondo piano ed incontra il presidente del civico consesso Anna Castiello. Un avvocato, figura storica ed autorevole della politica locale. Il papà di Nunzio comincia a sbraitare. Al centro della sua “arringa” il cantiere sequestrato al fratello Biagio nella zona industriale per abusi edilizi. L’operazione è stata condotta dai carabinieri di Crispano, coordinati dal luogotenente Vincenzo Capoluongo. Ma chissà perché il papà dell’assessore se la prende con il sindaco, con l’amministrazione e col Comune. Non si riesce a capire perché inizia, come detto, ad inveire con parole al vetriolo: “Siete tutti camorristi qua sopra”. Poi accusa la Castiello. “Ti sei arricchita con gli incarichi legali”. Il presidente del civico consesso tenta di riportare la calma, di non cedere alla provocazioni, ma il papà dell’assessore passa alle vie di


fatto. Tenta di picchiarla. Non ci riesce solo grazie all’immediato intervento di due dipendenti comunali.

L’episodio è stato immediatamente rilevato dalle forze dell'ordine e, da indiscrezioni trapelate, non confermate dagli ambienti investigativi, i protagonisti di questa ennesima vicenda, squallida e sconcertante, sono stati ascoltati dai carabinieri per gli adempimenti del caso.

Anna Castiello tenta di ridimensionare l’episodio: “Non voglio commentarlo – spiega il presidente dell’Assise -. Il papà di Nunzio è fatto così. Ha capito che ha sbagliato”. Ovviamente non vogliono che il caso esca fuori ed alimenti un’altra polemica inquietante. Ma le parole del papà di Nunzio Cennamo rimbombano nella mente di tutti: “Siete camorristi”. A cosa si riferiva? A chi si riferiva? E poi cosa c’entra lui con il capannone del fratello sequestrato per abusi edilizi dai carabinieri nella zona industriale? Cosa c'entra il Municipio? Cosa eventualmente ha promesso l'amministrazione che non ha mantenuto? Domande senza risposta. Restano i fatti. Imbarazzanti ed inquietanti. Nella coalizione di governo nessuno vuole commentare l'accaduto. ovviamente, nessuno lo dimentichi. A Crispano vince sempre l'omertà.
Da napolimetropoli.it

Il vate Nunzio non si smentisce .

L'assessore Cennamo giustifica la figuraccia: "Sono un cretino"

Crispano. S'inventano le dimissioni "ideali". Non ha avuto il coraggio di presentarsi al protocollo

CRISPANO – Non c’è limite alla decenza. L’atteggiamento almeno incoerente dell’assessore Nunzio Cennamo di “Libera democrazia” diventa un paradosso ascoltando come si è difeso dopo essere stato smascherato. Insomma, ha preso tutti per il culo. Cennamo, infatti, annunciò, il giorno dopo il sequestro del cantiere nella zona Pip allo zio Biagio per abusi edilizi, le dimissioni dall’esecutivo. Lanciò dichiarazioni al vetriolo contro i colleghi di giunta ed il sindaco Carlo Esposito. Mettendo in luce alcuni intrecci e situazioni equivoche e affaristiche che la critica e l’opposizione denuncia da tempo. Convocò i gironalisti nella scuol dello zio Tommaso. Sempre a Crispano. Davanti a testimoni. Lui e lo zio confermarono al decisone: “venerdì mattina si dimette dall’esecutivo”. E puntuale, quel venerdì, arrivò la conferma dei diretti interessati: Nunzio e lo zio Tommaso. Con una lettera l’assessore annunciò pure le dimissioni, dopo il bilancio, anche dal Consiglio. L’ennesima telefonata ai giornalisti: “Mi sono dimesso dall’esecutivo. E me ne andrò dopo il bilancio pure dal Consiglio. Scelte irrevocabili, frutto di un travaglio personale”.

Com’è andata lo sanno tutti. Una sceneggiata napoletana. Anzi, “sceneggiata crispanese”. Nunzio Cennamo non si dimette, va in giunta, approva tutte le delibere all’ordine del giorno e fa finta che non sia successo nulla. Tutti, maggioranza e opposizione, restano a bocca aperta. Raccontano la storia col sorriso sulle labbra, ognuno aggiungendo dei dettagli ironici. Lo stanno ridicolizzando. In realtà, si è ridicolizzato da solo. E la spiegazione che fornisce è ancora più drammatica. Le sue parole non hanno bisogno di commenti.

Assessore Cennamo, ma non ci ha chiamati lei per confermare le dimissioni dalla giunta?

“Si. Infatti mi sono dimesso”.

Assessore, non mi mandi al manicomio. Sono chiusi da tempo. Lei si è dimesso dalla giunta?

“Si, quante volte glielo devo dire?”.

E le delibere votate l’altro giorno


durante la riunione dell’esecutivo? C’è pure il suo nome. E’ una giunta illegale?

“No, assolutamente. Ho partecipato e votato”.

Allora non si è dimesso?

“Si, mi sono dimesso come annunciato”.

E com’è possibile partecipare alla giunta da dimissionario e votare pure le delibere? Mi sfugge qualcosa…

“Io mi sono dimesso, ma solo idealmente. Approvo il bilancio e se non cambiano determinate cose mi dimetto dal Consiglio. Ed è chiaro che se mi dimetto dal Consiglio, vado via pure dalla giunta”.

Quindi non si è dimesso dalla giunta come ha dichiarato. Ho ragione?

“Non vuole capire. Sono dimissioni ideali. Per me la giunta non serve a nulla. Quello che conta è il Consiglio. E se non si cambia me ne vado dal Consiglio”.

Eventualmente se ne andrà dal Consiglio e pure dalla giunta. Ma oggi siede in Consiglio e in giunta. Quindi non si è dimesso…

“Ma si ricorda? Anche mio zio Tommaso disse: . E me ne sono andato”.

Se ne andrà?

“Lei gioca sui verbi. Io, idealmente, mi sono dimesso dall’esecutivo già adesso. In giunta ci vado ed approvo tutto. Tanto la giunta a cosa serve? In Consiglio approvo il bilancio e se non c’è un cambiamento sostanziale me ne vado”.

Ma sa che dopo che ha preso in giro tutti, ha fatto una bella figuraccia?

“Lo so. E che posso dire. Sono un cretino. Ma non me ne vado dalla giunta se non mi dimetto dal Consiglio. Voglio riflettere. Secondo me pure zio Tommaso è d’accordo su questo”.

Ma è consapevole che si sta dando del cretino da solo?

“Si ho fatto una figuraccia perché nessuno capisce la politica”.

Infatti, la politica è proprio roba per cretini. Se non lo sei, non la puoi capire. Parola di assessore. Un assessore che si è dimesso dalla giunta “idealmente”. Virtualmente. Certe cose si vedono solo da queste parti.
Da napolimetropoli.it

lunedì 20 giugno 2011

NUN 'E VULIMME E FURASTIER SOTTO O GIGLIO !!!!!!

Sono parecchi decenni , oramai , dal lontano 1976 , che i giovani e meno giovani di Crispano hanno iniziato a formare una " paranza" per alzare il giglio durante la tradizionale festa in onore della Madonna del Buon Consiglio . Alcuni personaggi , alla ricerca di un poco di importanza per qualche giorno , si ostinano a ingaggiare paranze furastier sperperando soldi della collettività crispanese senza che la stessa ne abbia un ritorno in termini di cultura e tradizione . Non va bene così ! Visto che da noi si sta affermando la consuetudine che sono i giovani del paese a organizzarsi in paranza per alzare il giglio , questi , sono da invogliare e aiutare in tutti i modi possibili , non solo economicamente , facendo sentire intorno a loro il consenso e l'affetto di tutto il paese . In questo modo si rafforza lo spirito di appartenenza alla nostra comunità all'interno della quale , con il contributo di tutti , si valorizzeranno , sempre più , cultura , tradizione e tolleranza . E stato uno spettacolo vedere i giovani , specialmente quelli della omonima " paranza " , molti dei quali appena adolescenti , che , dopo ore , al limite delle loro forze , ritti sotto le " varre o i varretielli " , mascherare dolore e stanchezza con un sorriso . Il sudore che sgorgava copioso dai loro visi , il rossore e le lividure che piagavano le spalle , in modo inesorabile , il dolore che quasi non si avvertiva più , ma fieri di essere là in quel momento , disposti a dare tutto per fare " bella figura " insieme alla loro paranza . Questo spettacolo ripagava e giustificava ampiamente le pur ovvie strusciature , per terra del giglio , le imprecisioni nelle alzate o nelle calate a terra , qualche ondeggiamento di troppo , perché si leggeva nei loro occhi la fierezza , il senso di appartenenza a una comunità , l'orgoglio di esserci e di contribuire a continuare e rafforzare le nostre tradizioni . Meritano rispetto e considerazione questi ragazzi che non hanno temuto di confrontarsi con le tanto millantate e forti esperienze dei tanti partecipanti , non sempre dimostrate . Auguri e un in bocca al lupo per il futuro , cari ragazzi . Bravi , bravi , bravi !!!!!!!!!!

venerdì 17 giugno 2011

UN COLPO AL CUORE : DEVASTANTE !

16 GIUGNO 2000 , VENERDI' . Primo pomeriggio , ore 16,00 , mi avvio all'autoscuola . Crispano è addobbato a festa : domenica è la festa del GIGLIO e tutti sono già eccitati al solo pensiero . Balconi e strade intere addobbati con i colori della paranza locare , si completa il montaggio delle luminarie e il GIGLIO troneggia nella piazza in tutta la sua maestosità e imponenza , orgoglio dei crispanesi : non ci si può definire tali se , nella vita , non si è appoggiato la spalla sotto una " varra " , almeno una volta nella vita . Mi sento strano , con un peso sullo stomaco , penso , dovuto alla cattiva digestione . Mi siedo dietro la scrivania della direzione , accendo l'ennesima sigaretta dopo l'ennesimo caffè . All'improvviso un dolore devastante alla bocca dello stomaco , come un pugno sferrato con tutta la forza in quel punto ! Il dolore , fortissimo , toglie il respiro : mi sento quasi di svenire . Faccio appello a tutto me stesso per cercare di restare lucido . Ricordo le piacevoli letture e il tentativo di pratiche yoga , evito di essere assalito dal panico e , puntando sul fatto che la volontà , la mente può controllare tutto , cerco di rallentare al massimo le mie funzioni vitali , il respiro diventa impercettibile , sudo copiosamente e avverto il gelo di questo sudore su tutto il corpo . Dopo aver superato la fase acuta , mi alzo e provo a camminare per sciogliere la tensione . Rosaria , la collaboratrice , mi guarda spaventata , chiede come sto e dice che ho un colore cereo , da fare impressione . Rispondo che sto meglio e addebito il malore a una cattiva digestione . Né lei , né io stesso sono tanto convinto . Poi seguo il consiglio di andare dal medico e dopo in ospedale con il risultato di essere ricoverato in serata alla clinica San Michele di Maddaloni dove il giovedì successivo mi saranno praticati 6 by pass coronarici .