domenica 26 giugno 2011

Il vate Nunzio non si smentisce .

L'assessore Cennamo giustifica la figuraccia: "Sono un cretino"

Crispano. S'inventano le dimissioni "ideali". Non ha avuto il coraggio di presentarsi al protocollo

CRISPANO – Non c’è limite alla decenza. L’atteggiamento almeno incoerente dell’assessore Nunzio Cennamo di “Libera democrazia” diventa un paradosso ascoltando come si è difeso dopo essere stato smascherato. Insomma, ha preso tutti per il culo. Cennamo, infatti, annunciò, il giorno dopo il sequestro del cantiere nella zona Pip allo zio Biagio per abusi edilizi, le dimissioni dall’esecutivo. Lanciò dichiarazioni al vetriolo contro i colleghi di giunta ed il sindaco Carlo Esposito. Mettendo in luce alcuni intrecci e situazioni equivoche e affaristiche che la critica e l’opposizione denuncia da tempo. Convocò i gironalisti nella scuol dello zio Tommaso. Sempre a Crispano. Davanti a testimoni. Lui e lo zio confermarono al decisone: “venerdì mattina si dimette dall’esecutivo”. E puntuale, quel venerdì, arrivò la conferma dei diretti interessati: Nunzio e lo zio Tommaso. Con una lettera l’assessore annunciò pure le dimissioni, dopo il bilancio, anche dal Consiglio. L’ennesima telefonata ai giornalisti: “Mi sono dimesso dall’esecutivo. E me ne andrò dopo il bilancio pure dal Consiglio. Scelte irrevocabili, frutto di un travaglio personale”.

Com’è andata lo sanno tutti. Una sceneggiata napoletana. Anzi, “sceneggiata crispanese”. Nunzio Cennamo non si dimette, va in giunta, approva tutte le delibere all’ordine del giorno e fa finta che non sia successo nulla. Tutti, maggioranza e opposizione, restano a bocca aperta. Raccontano la storia col sorriso sulle labbra, ognuno aggiungendo dei dettagli ironici. Lo stanno ridicolizzando. In realtà, si è ridicolizzato da solo. E la spiegazione che fornisce è ancora più drammatica. Le sue parole non hanno bisogno di commenti.

Assessore Cennamo, ma non ci ha chiamati lei per confermare le dimissioni dalla giunta?

“Si. Infatti mi sono dimesso”.

Assessore, non mi mandi al manicomio. Sono chiusi da tempo. Lei si è dimesso dalla giunta?

“Si, quante volte glielo devo dire?”.

E le delibere votate l’altro giorno


durante la riunione dell’esecutivo? C’è pure il suo nome. E’ una giunta illegale?

“No, assolutamente. Ho partecipato e votato”.

Allora non si è dimesso?

“Si, mi sono dimesso come annunciato”.

E com’è possibile partecipare alla giunta da dimissionario e votare pure le delibere? Mi sfugge qualcosa…

“Io mi sono dimesso, ma solo idealmente. Approvo il bilancio e se non cambiano determinate cose mi dimetto dal Consiglio. Ed è chiaro che se mi dimetto dal Consiglio, vado via pure dalla giunta”.

Quindi non si è dimesso dalla giunta come ha dichiarato. Ho ragione?

“Non vuole capire. Sono dimissioni ideali. Per me la giunta non serve a nulla. Quello che conta è il Consiglio. E se non si cambia me ne vado dal Consiglio”.

Eventualmente se ne andrà dal Consiglio e pure dalla giunta. Ma oggi siede in Consiglio e in giunta. Quindi non si è dimesso…

“Ma si ricorda? Anche mio zio Tommaso disse: . E me ne sono andato”.

Se ne andrà?

“Lei gioca sui verbi. Io, idealmente, mi sono dimesso dall’esecutivo già adesso. In giunta ci vado ed approvo tutto. Tanto la giunta a cosa serve? In Consiglio approvo il bilancio e se non c’è un cambiamento sostanziale me ne vado”.

Ma sa che dopo che ha preso in giro tutti, ha fatto una bella figuraccia?

“Lo so. E che posso dire. Sono un cretino. Ma non me ne vado dalla giunta se non mi dimetto dal Consiglio. Voglio riflettere. Secondo me pure zio Tommaso è d’accordo su questo”.

Ma è consapevole che si sta dando del cretino da solo?

“Si ho fatto una figuraccia perché nessuno capisce la politica”.

Infatti, la politica è proprio roba per cretini. Se non lo sei, non la puoi capire. Parola di assessore. Un assessore che si è dimesso dalla giunta “idealmente”. Virtualmente. Certe cose si vedono solo da queste parti.
Da napolimetropoli.it

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