sabato 19 febbraio 2011

Il potere dei soldi e la ricchezza della dignità

Con i soldi puoi comprare un abitazione ma non casa, con i soldi puoi comprare un orologio ma non il tempo, con i soldi puoi comprare un letto ma non il riposo, con i soldi puoi comprare un libro ma non cultura. Con i soldi puoi comprare un medico ma non la salute, Con i soldi puoi comprare una posizione ma non il rispetto, Con i soldi puoi comprare sangue ma non la vita, Con i soldi puoi comprare sesso ma non amore. Ecco è da questo chiaro proverbio cinese, che parto per cercare di comprendere l’attuale situazione politica italiana, spiccatamente quella “parlamentare”, che mi desta non stupore, non sgomento , ma semplice voglia di fare analisi, da giovane , appassionato di politica quale “purtroppo” sono.

Vedete , il mio presidente, il vostro presidente, il loro presidente del Consiglio è effettivamente un uomo straordinario perchè senza remore, senza pudore, senza freni, senza limiti, senza controlli, senza padroni, ma una cosa c’è l’ha i soldi e Dio solo sa quanti questo uomo ne ha, senza in questo caso è solo l’Italia. Noi, il resto, i giovani che non trovano lavoro o poco nella crisi economica e sociale in cui versa il nostro Bel Paese, senza soldi sono le aziende che hanno difficoltà di credito dalle banche, senza ancora gli anziani con la pensione minima, le casalinghe, gli operai, gli agricoltori e tutti i settori sociali. Mentre in Parlamento, lì di soldi, almeno per sentito dire, in questo periodo, sembra ne girano parecchi ma anche benefit di altro genere, quali cariche, posti per parenti e amici , candidature futuribili.

E li che incominciano a “dissolversi” gruppi di partito , tutti vanno al gruppo dei “Disponibili” o ritornano all’ovile mesti o felici in ogni caso più ricchi di stipendio o di regalie , insomma “le Ruby da Parlamento”, “puttane” più volgari delle stesse signore che praticano l’attività più antica del mondo, perché almeno quelle hanno la “dignità” di esercitarlo di professione e non “occasionalmente”. E noi dal nostro televisore o dal pc vediamo queste “api” spostarsi da una parte all’altra dell’emiciclo appena vedono miele, e li a dichiarare paroloni altisonanti in tv come : “La mia esperienza in FLI è finita” , “Sto riflettendo”, “Orgogliosamente trasformista”; ma quale orgoglio? Ma che dite? Ma cosa voi osate affermare tal parola, l’orgoglio è semplicemente antitetico al vostro agire , al vostro muovervi, al vostro gesticolare e ancora di più rispetto al vostro parlare.

Vedete , in questo , a mio modesto parere la nostra Italia deve cambiare, e come ha giustamente sottolineato il presidente Fini nel suo editoriale sul Secolo d’Italia: “Sappiamo che il nostro è un progetto ambizioso e quindi difficile. Ma soprattutto sappiamo che va spiegato agli elettori più che agli eletti”, ecco, da questa frase , soprattutto noi giovani dobbiamo “ripartire”, ponendoci di cercare il vero consenso dal popolo per il nostro ideale.

Forza ragazzi, più grintosi di prima. La nostra idea di “nazione” deve trovare risorse nella nuova classe dirigente , in noi giovani dai venti ai trent’anni. La classe dell’Italia del 2020 : Nei futuri professionisti, dirigenti pubblici, professori, commercianti, lavoratori. Non aspettiamoci nulla di buono da quattro vecchi incravattati in cerca di sistemazione per famiglia e ricca pensione parlamentare, ma seguiamo chi come il nostro leader e quanti hanno il coraggio di seguirlo non si piegano ad essere delle ruby da Parlamento ma antepongono al potere dei soldi la ricchezza della dignità.
Con fiducia. Più Forti di prima.
( di Davide Califano da Generazione Italia )

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